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L'altro Novecento

Cento anni di storia al femminile

Dall’11 settembre al 24 ottobre un viaggio nell’universo femminile del Novecento attraverso una mostra composta da dipinti, fotografie, manifesti pubblicitari, proiezioni, abiti d’epoca. Una serie di tavole rotonde e di appuntamenti per le scuole renderanno ancora più ricca questa manifestazione che vuole far luce sul ruolo della donna nel corso del XX secolo. Un percorso di consapevolezza storica che, partendo dal passato, ci induce a riflettere sul presente e ad aprirci alle aspettative e alle opportunità che si offrono alle nuove generazioni.

Giangi e Turconi
Visioni dal Surreale

Quando la realtà risulta illusoria e ingannevole, la mente si rifugia nell’immaginazione e nel sogno. Un mondo diverso e parallelo si anima improvvisamente sulla tela dell’artista, concretizzando le aspirazioni più segrete e  profonde in visioni in cui avviene la completa sovversione degli elementi più naturali che contornano la nostra esistenza

In mostra a Castello Isimbardi una selezione delle opere di Maurizia Sala curate dalla critica Roberta Macchia.
Nata nel 1950 a Como, dove risiede e svolge la sua attività, dopo il diploma all’Accademia di Brera nel 1977 le opere di Maurizia Sala hanno da subito ricevuto notevoli consensi da parte della critica .

Maurizia Sala Mutamenti

In mostra a Castello Isimbardi una selezione delle opere di Maurizia Sala curate dalla critica Roberta Macchia.
Nata nel 1950 a Como, dove risiede e svolge la sua attività, dopo il diploma all’Accademia di Brera nel 1977 le opere di Maurizia Sala hanno da subito ricevuto notevoli consensi da parte della critica .

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Pietas Laumellina

La mostra Pietas Laumellina, a cura di Giuseppe Castelli, propone una nutrita serie di opere religiose provenienti dalle più importanti parrocchie delle Diocesi di Vigevano e Vercelli e caratterizzate da un intenso patetismo diretto a sollecitare la devozione dei fedeli.

 

Opere firmate da artisti del calibro di Moncalvo Flamengini, Grazio Cossali, Giuseppe Giovenone il Giovane tra l’ultimo trentennio del XVI secolo e il primo ventennio del successivo, in un momento storico contrassegnato da un grande slancio spirituale seguito alla Riforma tridentina e all'opera di S. Carlo Borromeo.

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Pittori di Lomellina

Sette mostre dedicate a importanti artisti della Lomellina: da Gino Raina ad Augusta Bariona, Cesare Giardini, Roberto Sommariva, Gabriele Armellini, Piero Bisio, Giangi, Sergio Fava; Nanda e Margherita Bialetti, Narciso Cassino, Piero Maccaferri, Roberto Pelli, Silvio Santagostino, Gianni Bailo, Niccolò Calvi di Bergolo, Francesco Contiero, Maurizio Marioli, Gianna Turrin; Piero Bisio, Giuseppe Giuliani, Piero Maccaferri, Carlo Toffalini.

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Terre d'acque

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Esposizione permanente.

L’archivio di Castello Isimbardi, riordinato e attrezzato per la consultazione e la didattica, è composto dai documenti prodotti e ricevuti dai proprietari del complesso: beni acquistati, alienati, affittati, convenzioni, inventari, catasti, imposte e tasse, migliorie e riparazioni, requisizioni militari e danni di guerra dal 1219 al 1972.
L’archivio custodisce anche uno straordinario tesoro di antiche mappe e disegni, realizzati fra XVII e XX secolo: più di duecento pezzi che rendono questa collezione eccezionale nel panorama nazionale e che offrono una testimonianza unica del passato della Lomellina.
La mostra ci porta alla loro scoperta, attraverso un itinerario che ricostruisce le trasformazioni delle campagne nei secoli. Attraverso un imponente sforzo collettivo, un territorio inospitale, un tempo dominato da fiumi incostanti e da paludi, viene via via reso fertile grazie al governo delle acque e all’introduzione di nuove colture come il riso.

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